“Buddha diceva che gli alberi sono dotati di gentilezza e benevolenza infinite e che possono elevare lo spirito umano. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che gli alberi hanno il potere di calmarci e di stimolare la nostra ispirazione spirituale e creativa. «Ecco a voi l’albero!» ci mette in contatto con gli alberi in un modo indimenticabile. Per giocare, dividete il gruppo in coppie e bendate uno dei componenti di ciascuna coppia. Il giocatore non bendato, se è abbastanza adulto, conduce il compagno bendato davanti a un albero speciale che abbia delle caratteristiche interessanti. Quando incontra l’albero, il giocatore bendato esplora al tatto la consistenza della corteccia, ne misura le dimensioni cingendo il tronco con le braccia e tocca i rami e le foglie. Il compagno che lo conduce gli guida le mani per fargli toccare le parti più interessanti. Un operatore di Sharing Nature in Giappone dice spesso ai suoi ragazzi: «In questa foresta c’è un albero che aspetta di incontrarvi dal giorno in cui siete nati» e i ragazzi, toccati da queste parole, si sentono onorati e ansiosi di incontrare il loro albero. Dopo aver conosciuto i loro alberi, i giocatori bendati vengono ricondotti al punto di partenza, dove viene loro tolta la benda. A quel punto dovranno ritrovare il loro albero. La maggior parte degli adulti e dei bambini (ad eccezione di quelli molto piccoli) che hanno percorso una trentina di metri o poco più per raggiungere il loro albero, quando viene loro tolta la benda riescono a ritrovarlo. (…) I volti dei bambini e degli adulti si illuminano di entusiasmo non appena riconoscono il loro albero, come se ritrovassero un vecchio amico.”
Joseph Bharat Cornell, Vivere la Natura, 2015
