Da quando lo abbiamo letto non vedevamo l’ora di poterne parlare, perché Fare figure, il nuovo libro di Pia Valentinis, edito da Topipittori nella collana dueocchi diecidita, è una bellezza, in tanti modi e in tante direzioni.
In questo volume, Pia Valentinis accompagna alla scoperta degli strumenti, dei supporti e delle tecniche proprie del lavoro dell’illustratrice e, mentre lo fa, mostra contemporaneamente i processi che costituiscono le fondamenta del suo procedere quando è alle prese con l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di un nuovo libro. Proprio questo permettere di entrare nei suoi pensieri mostrandoli attraverso le ipotesi di titoli, timoni, bozzetti rende il libro un dialogo speciale tra l’illustratrice e la lettrice o il lettore, rendendolo quanto di più distante si possa immaginare da una mera guida dimostrativa o didattica.
Perché Pia Valentinis, oltre a essere una straordinaria illustratrice, è anche una raffinata osservatrice del mondo, se stessa compresa, e sembra mirare proprio a offrire possibilità per guardarlo e ricordarlo meglio.
Così, sfogliando le pagine, tra matite, penne gel, graffiti, acquerelli, pennarelli, carte a quadretti-millimetrate-colorate, collage, fotografie e persino aghi e fili, ci racconta dei tanti modi che ogni persona ha a disposizione per trovare la propria voce e raccontare le proprie storie. Come l’autrice ha trovato la sua voce, raccontando la sua storia intrecciata alle nostre.
MG
