Un credito di fiducia dovuto ai nostri ragazzi

Le recenti discussioni che a vario titolo coinvolgono istituzioni e famiglie in merito alle disposizioni legislative, che obbligherebbero i genitori a recuperare i propri ragazzi davanti alle porte delle scuole, stimolano anche la nostra riflessione.

Quella che è in gioco è una scelta sociale, che a nostro parere non solo limiterebbe la loro autonomia ma soprattutto la loro capacità di crescita.

Non si tratta in questo caso, secondo il nostro punto di vista, di abdicare ad un ruolo, “abbandonando” ragazzi che vengono dalla legge tristemente identificati come individui “incapaci”, quanto piuttosto di svolgere consapevolmente la propria funzione di adulti mediatori nei confronti del mondo, senza confondere la razionale capacità di valutare le situazioni e l’affetto amorevole con un’ossessiva vicinanza fisica.

Essere capaci di rispondere alla naturale spinta all’autonomia dei bambini e dei ragazzi, nella consapevolezza che si tratta di un momento evolutivo irrinunciabile per sviluppare il buon senso e la fiducia in se stessi, è un dovere educativo degli adulti, una responsabilità forte, più forte e, forse, urgente dell’incatenarli a noi, facendo vincere la paura anziché la spinta propulsiva della vita.

Questa è una sfida che ci porta ad affermare il nostro deciso “Sì, puoi farlo” ai nostri ragazzi, che meritano tutta la nostra fiducia.

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