Le regine dell’abisso

“Le regine dell’abisso”, pubblicato da Aboca Edizioni, nasce dall’incontro tra la scrittrice Rebecca Giggs e una megattera spiaggiata sul lungomare australiano: è qui, davanti alla lenta agonia di una balena, che Giggs inizia una accurata ricerca sui cetacei.
Il libro, attraverso una quantità straordinaria di informazioni, permette di conoscere esemplari e caratteristiche, come quando l’autrice realizza che “noi abbiamo dimestichezza solo con la cosmologia umana del dolore. Cominciavo a capire che, essendo sintonizzato con il suo ambiente oceanico, e occupando dimensioni fisiche così immense, il corpo di una balena potrebbe soffrire in un modo unico, in base a sensi di cui allora sapevo pochissimo”. Un primo, splendido decentramento, per modificare i nostri sistemi di misura nei confronti delle altre specie.
Ma il saggio, attraverso la progressiva narrazione intorno alle balene, permette anche di approfondire le condizioni degli oceani e, insieme, le possibilità che ancora abbiamo di ripensarci nella nostra relazione con il Pianeta. Le balene, come in un Pinocchio apparentemente distopico eppure presente, raccolgono nelle loro viscere i più disparati e inquietanti oggetti indigesti: materassi, grucce, pentole di plastica da lavare in lavastoviglie, vaschette da gelato. Una banalità quotidiana che diventa criminale, proprio mentre noi la sottovalutiamo.
Il libro, acclamato da critica e stampa internazionale, intreccia storia naturale, filosofia e scienza, con passaggi contemporaneamente emozionanti e sapienti, in una scrittura appassionante che accompagna la conoscenza e insieme invita all’azione e alla protezione. Perché, leggendolo, diventa ad ogni pagina più chiara la connessione profonda tra ogni essere che abita questo mondo.

MG