Un asilo nel bosco

“Educare all’aria aperta ci pare particolarmente funzionale ai nostri scopi in questo periodo in cui a livello scientifico si comincia a parlare di patologie legate al “deficit di natura” (Richard Louv, L’ultimo bambino dei boschi), in un contesto in cui alcune attitudini innate del bambino quali la fantasia, l’immaginazione e la creatività sono mortificate, in cui la curiosità viene imprigionata da rigidi schemi costruiti dall’adulto ed in cui tutto sembra ruotare attorno all’aspetto cognitivo rilegando in un cantuccio l’importanza della relazione e delle emozioni”.

L’Associazione culturale L’Asilo nel bosco gestisce un nido e una scuola dell’infanzia ispirati alla pedagogia del bosco, una primaria e una secondaria nel territorio del X municipio del Comune di Roma. Il progetto nasce da un’esperienza ventennale di un gruppo di educatori ed educatrici alla ricerca di un’idea di scuola più funzionale ai bisogni dei bambini e delle bambine. Nel tempo, anche i genitori sono diventati parte attiva dell’associazione, portando il proprio contributo allo sviluppo di una comunità educante che fa della fiducia e della collaborazione due dei suoi più importanti capisaldi. Nella campagna di Ostia Antica, a poca distanza dal Tevere e dagli scavi, si è individuato in modo naturale come contesto d’apprendimento privilegiato il territorio, con tutte le ricchezze che porta con sé. In questi luoghi che offrono infinite opportunità e altrettante possibilità, i bambini e le bambine “imparano facendo”, attraverso l’esperienza diretta. L’adulto
ascolta, si interessa in modo autentico, propone, coglie e rilancia. Niente voti, pagelle o classificazioni, perché l’obiettivo da perseguire è il benessere globale del bambino, di ogni singolo bambino, con i suoi tempi, i suoi modi, la sua storia. Niente materie che suddividono il sapere in compartimenti stagni, perché il bambino apprende con il corpo, con i sensi, investendo tutto se stesso … e allora perché tentare di frammentarne le esperienze? O illudersi che l’apprendimento
vada nella sola direzione che ha in mente il singolo, precludendo le mille altre strade possibili? Una scuola che accoglie e fa tesoro delle divergenze offre significative opportunità di crescita. La sfida continua è creare e tenere vivo un luogo che i bambini abbiano voglia di abitare, perché lo riconoscono come casa e perché possono apprendere con serenità competenze e conoscenze utili per la vita. Un luogo di cui i bambini si sentano parte in modo viscerale, ma che sia allo stesso tempo in dialogo con l’esterno, con la “vita vera”. E, guarda caso, “questo luogo coincide con la Natura, che è la nostra maestra preferita, perché più volte ci ha chiaramente mostrato che nessuno più di Lei riesce a mantenere viva nei nostri bimbi la curiosità, linfa vitale di ogni apprendimento”.
Altro grande tratto distintivo del progetto è l’attenzione alla documentazione e alla comunicazione “al fine di rendere visibile, moltiplicabile e ripercorribile” l’esperienza di scuola nel bosco. Ed effettivamente il progetto ha avuto una risonanza e una diffusione in tutto il paese: più di 4.500 persone hanno partecipato agli incontri formativi sui temi dell’outdoor education, dell’educazione emozionale e dell’educazione alla felicità. I followers della pagina facebook sono 110.000. Il libro “L’Asilo nel bosco: un nuovo paradigma educativo” ha venduto più di 7000 copie. Un progetto che ha fatto da apripista e da pionere e al quale sempre più realtà educative di diverso ordine e grado fanno riferimento. Un progetto forte ed ambizioso, che poco a poco cerca di diffondere la propria idea di scuola, prendendo contatti a livello nazionale ed internazionale, perché non rimanga un felice ed isolato esperimento.

A.S.