PROGETTO CRESCERE NEL BOSCO CON MAMMA E PAPA’, a cura del Comitato Noè
Vincitore del premio BeN 2017 per la sezione Cittadini
Dal 2008 il Comitato Noè – idee per crescere- sostiene con progetti educativi la crescita dei bambini e delle bambine dedicando particolare cura ed approfondimento a quei percorsi che utilizzano la Natura dal punto di vista pedagogico ed il bosco come aula a cielo aperto.
Andare nel bosco per un bambino ha il sapore della favola, dell’avventura, della scoperta. Accompagnare i bambini nel territorio naturale che li circonda è un’occasione per conoscere la realtà in cui vivono, è sperimentare la possibilità di mettersi in gioco e quindi di imparare nella bellezza che si svela per chi sa osservare.
Se educare significa accompagnare la crescita facilitando il processo di autonomia, educare in natura può essere pensato come un accompagnamento alla progressiva scoperta autonoma dell’ambiente e delle possibilità (motorie, cognitive, affettive) che la relazione con esso può offrire al singolo e al gruppo. Questa è la premessa più calzante al progetto “Crescere nel bosco con mamma e papà”.
I vari progetti in natura attivati nel territorio si differenziano per la tipologia di frequenza ( bi-mensile, mensile, settimanale, quotidiana), ma tutti vogliono offrire la possibilità di creare legami che partano dalla condivisione della bellezza e della scoperta, che sostengano lo sviluppo di competenze sociali, grazie alla condivisione in gruppo, e creative, grazie alla semplice complessità di ogni elemento naturale.
Il progetto è iniziato nel 2009 con n. 4 bambine ed i relativi genitori e da allora si è trasformato, maturato ed evoluto: la frequenza è passata da essere settimanale a mensile ed il numero di bambini è aumentato a circa 60 presenze ogni mese; di conseguenza è stato necessario incrementare anche il numero di educatrici (non più una ma due).
Oggi il progetto è nella sua fase di consolidamento.
Secondo gli amici del Comitato Noè questo progetto può essere replicato in qualsiasi ambiente naturale urbano ed extra-urbano ( montagna, collina, pianura, mare, fiume, lago,fattorie, parchi urbani..) perché per realizzarlo è sufficiente la presenza della natura, dei bambini, dei genitori e di due educatori. Ogni ambiente naturale offre opportunità di esplorazione e di gioco unici e preziosi. Sarà l’equipe educativa a valutare le proposte a seconda dell’ambiente naturale in cui interverrà.
IL RUOLO DEI GENITORI
Crescere nel bosco con mamma e papà è nato e continua a vivere perché vuole essere un’esperienza che avvicina i bambini ed i loro genitori alla conoscenza dell’ambiente selvaggio del bosco.
Per scelta è un percorso continuativo, con un ritmo costante (una volta al mese) per dare la possibilità di abitare il bosco in tutte le stagioni, per viverlo in tutte le condizioni atmosferiche, per esplorarlo e scoprirlo insieme ad altri bambini e genitori. La presenza dei genitori è ritenuta fondamentale perché toccare con mano l’esperienza in natura insieme ai propri figli è indispensabile per familiarizzare con uno spazio naturale nella sua globalità intesa come potenzialità e rischi.
IL RUOLO DELL’EDUCATORE
L’educatore impegnato in un progetto in natura si trova di fronte a due energie originali e specifiche: la natura dell’ambiente col suo potenziale educativo e la natura del bambino coi suoi bisogni.
Egli diviene quindi il facilitatore dell’incontro tra questi due mondi. L’attenzione si rivolge perciò alla natura della relazione educativa intesa come territorio ponte sul quale si gioca la qualità dell’incontro bambino-natura e del progetto stesso: chi educa, quindi, non solo è opportuno che conosca la specificità delle due nature in questione, ma è opportuno che tenga conto che è la qualità della relazione educativa che colora di possibilità e positività l’esperienza in natura, mafissandone gli apprendimenti e dando loro pienezza.