“Scrivere, disegnare, fotografare o utilizzare altre modalità per tenere traccia dell’incontro con il mondo sono azioni che sollecitano una differente attenzione. Tenere traccia impone una sosta, che a sua volta impone un rallentamento, addirittura un arresto, perché richiede di fermarsi prima a osservare e poi a documentare, o più spesso a osservare e documentare insieme. È l’opposto di un’educazione che transita da un oggetto all’altro, cambiando continuamente tema: l’incontro con il mondo, con le sue cose, infine anche con gli altri, non può realizzarsi senza un cambio di passo, anche e addirittura prima educativo, verso un’educazione che privilegia l’attenzione e l’approfondimento.”
Monica Guerra, Nel mondo, FrancoAngeli, Milano, 2020