“Ho riscoperto le stagioni, soprattutto le meraviglie dell’inverno, i fiori di ghiaccio, le forme, le figure, i disegni del gelo. Ho trovato il bosco, l’amicizia con gli alberi, il fare lenta conoscenza con loro. Gli animali misteriosi, che ti accolgono gradualmente, guardandoti con la coda dell’occhio, studiandoti, mettendoti alla prova, e con cui alla fine festeggiarsi insieme o andarsene per vie separate. Ho riscoperto le stagioni, soprattutto le meraviglie dell’inverno, i fiori di ghiaccio, le forme, le figure, i disegni del gelo. La luce lunare che si accuccia nel ghiaccio e lo illumina dall’interno. Le sue geometrie misteriose. Gli alberi caduti dopo la neve. La neve. Il suo coprire con equanime eleganza ogni erba, ramo, foglia, cespuglio, muschio, sasso, albero”.
Chandra Livia Candiani, Questo immenso non sapere
