“Consentire a bambini e famiglie l’incontro con materiali inusuali significa mettere intenzionalmente a tema i concetti di diversità ed eterogeneità, rappresentandoli e riconoscendoli quali dimensioni costitutive del
“Giocando con gli elementi naturali, i bambini entrano in contatto con la vita e con le sue trasformazioni – il germogliare di una ghianda, lo
“Il laboratorio attrezzato di materiali destrutturati diventa non solo uno spazio fisico, ma anche uno spazio mentale che pone i bambini all’interno di un processo di apprendimento
“Arrampicarsi su un albero, scendere in un dirupo, accendere un fuoco sono tutte situazioni spesso proibite ai bambini, sacrificate sull’altare di un’iperprotezione che sembra priva di senso.
“Usare ripetutamente nel tempo il materiale destrutturato, senza fretta ma con la pazienza d’investigarlo in tutte le sue forme, consente un nuovo tipo di ascolto, una ricerca
“Attraverso l’incontro con l’albero – rifugio, custode di antiche storie, dimora di animali, con il cielo a portata di mano e le radici aggrappate al cuore della
“Lavorare con il materiale destrutturato significa poter dare una lettura positiva e costruttiva al concetto di “errore”, inteso come tappa necessaria in un percorso di apprendimento,
“Le foglie si rivelano un soggetto di grande intelligenza didattica e educativa, essendo fonte di variazione, mutevolezza, inventiva, eleganza, relazioni con altri regni e stucchevoli curiosità. Tutte
“Guardare i bambini a partire dalle azioni compiute con gli oggetti e i materiali è avere un occhio privilegiato che può osservare in profondità l’articolazione delle scelte
“Guardiamoci attorno, determinati a vedere: ci accorgeremo alla svelta di quanto quel mondo così apparentemente distante in cui siamo compenetrati abbia da offrire alla curiosità di bambini