Una casa in fiamme

Greta Thumberg, la ragazzina svedese con le lunghe trecce bionde che sciopera ogni venerdì per l’ambiente, è conosciuta ormai da tutti. Ma forse non sappiamo abbastanza di lei. Di recente è uscito il libro “La nostra casa è in fiamme” scritto dalla sua famiglia (il padre Svante Thunberg, la madre Malena Ernman insieme a Greta e sua sorella Beata). Un vero e proprio racconto di vita, della trasformazione di due genitori che si sono trovati – spesso in solitudine – a dover gestire una ragazzina che di colpo ha smesso di mangiare e a cui in seguito è stata diagnosticata la sindrome di Asperger oltre a disturbi alimentari. Una famiglia prima felice (lei una famosa cantante lirica, lui un attore e sceneggiatore) che ha cambiato radicalmente vita, ascoltando le problematiche prima della figlia maggiore Greta, poi di quella minore Beata, a cui è stato diagnosticato l’ADHD.
Il problema dei cambiamenti climatici si intreccia alla sensibilità di una bambina così presa dai rischi ambientali da non riuscire a pensare a niente altro. Una ragazzina bullizzata e non compresa a scuola perché diversa. Una storia doppiamente preziosa perché si intrecciano relazioni e tutela ambientale. Come dicono tanti grandi educatori, i bambini sono capaci di pensieri preziosi e non sempre gli adulti sono disposti ad ascoltarli. Greta ha la fortuna di avere due genitori attenti, che le hanno fatto coltivare il proprio talento.
Così, informandosi sull’ambiente, ha scoperto che l’impronta ecologica della Svezia è tra le dieci maggiori al mondo (a proposito, ieri l’Italia ha superato l’impronta ecologia per il 2019, qui il link per scoprine di più: https://www.agi.it/cronaca/overshoot_day_risorse_naturali_italia-5489208/news/2019-05-15/?fbclid=IwAR0od-0Qa1PC1bYUGhsue4Avemso-ud3_nto5pQujVx9iMbASnyrCVAINXs). Se tutti vivessero come in Svezia, servirebbero 4,2 pianeti come il nostro. E stiamo solo parlando della Svezia…
Greta ci ricorda “Dite sempre che i bambini sono il futuro e che per i vostri figli fareste qualunque cosa. Sentirvelo dire ci dà speranza. Se lo pensate davvero, ascoltateci. Non vogliamo il vostro incoraggiamento. Non vogliamo i vostri regali, i vostri voli charter, i vostri hobby o tutta la vostra illimitata libertà di scelta. Vogliamo che vi buttiate seriamente in questa grave crisi della sostenibilità che è in corso intorno a noi. E vogliamo che cominciate a dire come stanno le cose.” Questo è solo uno stralcio di uno dei discorsi pronunciati dalla ragazza, che ora ha sedici anni. Una ragazza che ha smesso di prendere aerei perché consumano troppo e che ha scelto di scendere in piazza e dire la sua.
Un libro che ci può aiutare a riflettere e a prepararci insieme a bambini e ragazzi al secondo sciopero mondiale per l’ambiente che si terrà il 24 maggio.
Uno sciopero a cui Bambini e Natura aderirà insieme a tante altre associazioni e scuole. Insieme a tanti giovani.

A.P.